La bellezza grida i suoi dolori in modo silenzioso. Bisogna curare le orecchie di chi comanda perché riescano a sentirla. La bellezza è il nutrimento della mente. La bellezza in Italia puoi anche incontrarla per strada e ti riempie subito di stupore...
La bellezza grida i suoi dolori in modo silenzioso. Bisogna curare le orecchie di chi comanda perché riescano a sentirla. La bellezza è il nutrimento della mente. La bellezza in Italia puoi anche incontrarla per strada e ti riempie subito di stupore. Ma nei piccoli mondi c'è tanta bellezza che sta morendo. Se noi la salviamo, salviamo noi, il brano di Tonino Guerra diventa il filo rosso che lega i vignaioli italiani alla loro terra, quei vignaioli che alla 50^ edizione di Vinitaly 2016 hanno lanciato un monito contro la speculazione del territorio e la distruzione del mediterraneo forse prossimo ad essere trivellato, mare bello e ancora non troppo perduto nella sua integrità. E il flash mob dei vignaioli si è concluso con un brindisi alla bellezza e …alla bontà! Tutto questo a Verona, nella Fiera del Vino più importante d’Italia che dal 10 aprile per alcuni giorni ricorda e promuove al mondo una delle perle del Made in Italy, il vino appunto, dove dal 1966 ad oggi, la produzione certificata (i vari marchi dal DOP al DOC) è passata da un più che modesto 2% al 32%. Sempre nella prima giornata della Fiera, la Coldiretti, associazione di categoria, ha, invece, inaugurato la mostra “50 anni del Vinitaly in mostra mezzo secolo di innovazione” per ricordare le innovazioni del vino più significative dell’ultimo cinquantennio. Dal primo vino italiano Doc riconosciuto nel 1966 alla storica mappatura del genoma della vite annunciata nel 2007, ma anche la nascita dell’Associazione italiana Sommelier e l’arrivo del QR code in etichetta per garantire la tracciabilità dal tralcio al bicchiere attraverso lo smartphone. “Grazie al DPR 930 del 1963” ricorda la Coldiretti“la prima produzione di vino ad avere il riconoscimento di denominazione di origine controllata è stata la Vernaccia di san Gimignano Doc, con la pubblicazione il 6 maggio 1966 in Gazzetta Ufficiale”. E poi a ruota sono venuti tutti gli altri. Ma attenzione alle contraffazioni: fatevi un giro nello spazio della consueta “Cantina degli orrori”, per rendervi conto di quante frodi e inganni di mercato si mettono in opera in nome di …Bacco*!
*L'indignazione è giusta e l'espressione calza stavolta a meraviglia, parlando di vino su cui Bacco per i Romani regnava, così come Dioniso per gli antichi Greci. Indignazione,disappunto, ma anche meraviglia e stupore, in italiano trovano altri modi verbali : Accidenti, Accipicchia, Caspita, Capperi, Perdiana, Perdinci, Perdindirindina, Sorbole, Perbacco, l'ultimo della non completa lista, Per Bacco Bacchissimo, a mo' di scherzo, come i Toscani, grandi burloni, per cui : A chi non piace il vino, Dio gli tolga l'acqua!
Carmela Marocchini - Fonte web: gamberorosso.it, 11 aprile 2016, Loredana Sottile