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SpeakItalianInRome

Apprendre la langue italienne à Rome

Fino ad oggi sapevamo che parlare dialetto fosse un modo di sentirsi vicini. Si parla così in famiglia, a volta con gli amici, per rinsaldare un affetto, per scherzosa complicità, per affettuosa ed emotiva condivisione. Così anche per lo scrittore Andrea Camilleri e  il linguista Tullio De Mauro ...

 Fino ad oggi sapevamo che parlare dialetto fosse un modo di sentirsi vicini. Si parla così in famiglia, a volta con gli amici, per rinsaldare un affetto, per scherzosa complicità, per affettuosa ed emotiva condivisione. Così anche per lo scrittore Andrea Camilleri e il linguista Tullio De Mauro che ne La lingua batte dove il dente duole, ne discutono assieme con sicurezza e sapienza. In Italia l’attacco alla “lingua ancor più madre” inizia con il Fascismo in funzione di un nazionalismo che puntava anche sulla lingua, un italiano ripulito da esotismi. Prosegue fino agli anni 60 grazie alla scuola, dove ogni “localismo” linguistico veniva segnato col blu, finendo per impoverire progressivamente il dialetto, parlato solo dai più anziani. Poi una risalita: tanti i “vocabolari” che le diverse comunità riscoprono e ripropongono il loro parlare. E c’è di più: oggi uno studio condotto da ricercatori della celebre università britannica di Cambridge (University of Cambridge) e da due università cipriote intende dimostrare che parlare bene un dialetto insieme alla lingua standard dà gli stessi vantaggi cognitivi del parlare una seconda lingua. I noti vantaggi consistono in una maggiore capacità di focalizzare l'attenzione, in una più ampia flessibilità cognitiva e nell'abilità di selezionare informazioni irrilevanti. La novità della ricerca è da individuare nell'aver focalizzato per la prima volta l'attenzione sul dialetto come fonte di questi possibili vantaggi cognitivi. Lo studio, in particolare, ha preso in esame bambini ciprioti in grado di parlare sia il dialetto greco locale che il greco standard. Le due varietà differiscono notevolmente per vocabolario, grammatica e pronuncia. I risultati della ricerca sul campione in esame (esame 64 bambini in grado di parlare sia in dialetto che in lingua standard, 25 bambini monolingui e 47 bambini bilingui) hanno messo in evidenza come i bambini che sono in grado di padroneggiare sia il dialetto che la lingua standard abbiano dimostrato di possedere i vantaggi cognitivi di cui sarebbero dotati in generale gli individui bilingui.

La lingua batte dove il dente duole (proverbio riferito a qualcuno che parla sempre di ciò che più lo preoccupa o lo angustia, così come la lingua che va sempre a toccare un dente che fa male) in siciliano possiamo dirlo a buon diritto:  A lingua batti unni u renti roli !! Una gran bella rivincita !

Carmela Marocchini

Fonte web : informalingua.com