Affascinante la ricerca dell'origine delle parole e delle espressioni che fanno delle lingue un tesoro prezioso! La sfida è aperta anche nel campo dell'enologia perchè i nomi di viti e vitigni nascondono significati che non tutti conoscono. Ecco alcune ipotesi etimologiche particolarmente interessanti:
Nomi, uve e animali
Avete fatto caso che Vespaiola e Vespolina richiamano nomi di insetti? Bene, non è una coincidenza: questi termini stanno proprio ad indicare il fatto che le vespe sono ghiotte di queste uve. Alcuni fanno notare che Moscato potrebbe avere a che fare con “mosca”, in realtà pare più probabile che il termine derivi dal latino muscus con cui si indicava una particolare essenza utilizzata in profumeria; va ricordato infatti che il Moscato è un’uva aromatica, nota per il suo spiccato profumo. Mentre il Piedirosso, detto anche Per ‘e Palummo, deve il nome al fatto che il graspo ha la forma di una zampetta di piccione.
Località d’origine e caratteristiche
Una volta si faceva spesso riferimento alle località dove i vitigni erano coltivati o alle caratteristiche della vite. Aglianico per esempio pare abbia attinenza con ellenico inteso come proveniente dalla Grecia, per lo stesso motivo il Grecanico è chiamato in questo modo. Il nome Nosiola, uva tipica del Trentino, deriverebbe dal colore dei tralci e dal sapore del vino che ricordavano la nocciola. C’è anche chi però ritiene che questo termine derivi dal celtico nos inteso come nostro, cioè locale. Il Pigato invece fa riferimento alle macchie che caratterizzano gli acini. Il Nebbiolo essendo un vitigno tardivo viene vendemmiato durante le prime nebbie invernali. Viceversa il Primitivo si chiama così perché è un’uva precoce. La Schiava deve il nome alla tecnica di allevamento della vite che prevede che venga legata. Carricante e Pagadebit si riferiscono al fatto che la loro produzione è abbondante, tanto da permettere ai vignaioli nei tempi passati di saldare ogni anno i propri debiti. Le piccole dimensioni dei grappoli hanno ispirato il nome Picolit, mentre Negroamaro indica che quell’uva ha colore molto scuro e sapore amarognolo. Molinara deriva da molino in quanto l’uva pare ricoperta di uno strato farinoso. .l'elenco potrebbe continuare...Insomma, a voi il piacere di trasformare la presente breve degustazione linguistica in vera e propria ubriacatura : quali storie si nascondono dietro i nomi di viti e vitigni del vostro territorio?
Editing di Carmela Marocchini dal sito: foodinitaly.com (articolo del 27 maggio 2016)