L’evento del mese si svolgeva nell’antichità tra il 15 e il 18. Somma festa pagana erano infatti i Lupercali, dedicati al fauno Luperco, festa che culminava nella februatio (da cui il nome Febbraio), ovvero in un rito di purificazione dagli influssi malefici. Col Cristianesimo le luci festose, i ceri e le fiaccole accese delle donne divennero candele da benedire in onore della Purificazione di una Madonna. L’appropriazione cristiana al solito si ratificò con uno spostamento di data al 2 febbraio, festività ancor oggi della Candelora. Candelora Candelora dell’ inverno siamo fora. Davvero siamo fuori dell’inverno? Da noi ancora giacche e cappelli, a Roma qualche splendida giornata, anche calda, ma episodica: protagoniste del mese sono la tramontana che spazza via le nubi e ci incurva rattrappiti e con le mani in tasca, così come la pioggia, Febbraio umido, buona annata, e la neve, La neve di Febbraio riempie il granaio! Ma a sentir quel che afferma la saggezza popolare, questo va bene, perché i semi sono costretti a starsene rintanati nel caldo della terra e intanto si rafforzano. Verso marzo inizieranno a mettere il naso fuori, proprio come noi. Per fortuna che i giorni sono relativamente pochi: Febbraio febbraietto, corto e maledetto!!
Carmela Marocchini
Fauno= divinità della mitologia romana, a metà tra l'uomo e la capra, a protezione della campagna, dei boschi e delle greggi
Mettere il naso fuori = uscire timidamente allo scoperto
Rattrappito= teso dallo sforzo o dal freddo
Influsso malefico= condizionamento psicologico volto a fare del male
Candelora = nome derivato da candela
Rintanato= che è dentro la tana
Febbraietto= alterazione di Febbraio con diminutivo -etto
Foto dal calendario realizzato con i disegni di Massimo Fagioli