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SpeakItalianInRome

Apprendere la lingua italiana a Roma

Un video di Checco Zalone (fantastico attore comico italiano, il cui vero nome è Luca Pasquale Medici) che gira in Internet mi fa molto ridere. A tutte le domande che gli vengono poste oppone un “meh”, interiezione pugliese buona per molte risposte. Lo stesso si può dire per il Boh, il Beh e il Bah degli Italiani. La cosa diverte gli stranieri. Una mia studentessa giapponese infatti ne rideva molto. Sono suoni di cui l’italiano parlato è generoso. Si risponde così ad un amico, ad un parente. Assenti sono invece nell’italiano formale, certo non si può controbattere così al poliziotto, all'insegnante, al professore, ad esempio. Il significato va colto dall’interlocutore associando fonetica, mimica facciale e gesto. Per il Boh, il significato è semplice. Vuol dire “Non lo so” in modo sintetico e immediato (“Boh, non lo so proprio”), con un’apertura verso “chissà”, “forse”. Il Beh è un po’ più complesso. All’interno di una conversazione, ha la funzione di prendere tempo, è cioè una piccola pausa che ci si dà per pensare. Con diverse intonazioni esprime anche il sentimento di colui al quale è stata fatta la domanda. Può avere in sé imbarazzo, timidezza, stizza, e così via. Con tono interrogativo “Be” (troncamento di Bene, Ebbene) chiede una conclusione, è un “Quindi ?”, o un “Che succede ?”. Il Bah secondo me li riassume ambedue: il No risoluto del non sapere, l’incertezza nel rispondere ma anche la meraviglia, il disprezzo. Equivale a “Non saprei cosa dirti”, “Staremo a vedere”, “Non va bene”. Sulla mimica facciale e la postura non riesco a spiegare in questa sede, dovete venire in Italia e cimentarvi di persona!!