Tempo di zucche: tante le varietà, dalla mantovana alla zucca marina di Chioggia, alla zucca di Napoli, tanto per citarne alcune italiane. Piene di gusto in cucina e, a differenza di altri frutti (in questo caso appartenenti alle diverse specie della famiglia delle cocurbitaceae), piene di …storie. Storie che, tra la fine di ottobre e i primi di novembre, riavvicinano i vivi ai morti, grazie alle forme che ricordano sembianze umane.
Nei paesi anglosassoni la zucca è utilizzata per la costruzione della Jack-o'-lantern, caratteristica lanterna rudimentale utilizzata durante la festa di Halloween per scacciare supposti “Spiriti maligni” che secondo la leggenda vagano sperduti sulla terra e si dice che se una persona o un animale posseduto da uno di questi spiriti si avvicini alla casa in cui è presente una zucca quest’ ultima si illumini di un azzurro intenso e lo spirito che tenta di entrarvi viene intrappolato nella fiamma della intraprendente cucurbitacea. Dai paesi anglosassoni la ricorrenza di Halloween è arrivata a noi e, in breve tempo, è diventata di gran moda. Ma le zucche già riempivano di riti i giorni dedicati alla celebrazione dei morti. Ed ecco che : in Abruzzo, oltre al tavolo da pranzo apparecchiato per i defunti, che nella notte tornerebbero a trovare i vivi, si lasciano tanti lumini accesi alla finestra quante sono le anime care. Ma era anche tradizione scavare e intagliare le zucche e inserire una candela all'interno e usarle come lanterne. proprio come ad Halloween.
A Bormio, la notte del 2 novembre si mette sul davanzale una zucca riempita di vino e, in alcune case, si imbandisce la cena mentre nel Vigevanasco (la zona intorno a Vigevano) e in Lomellina si usa mettere in cucina un secchio, l’acqua fresca, una zucca di vino, piena, e sotto il camino il fuoco acceso e le sedie attorno al focolare. Ugualmente, a Orsara di Puglia è ancora oggi perpetuato il Fucacoste e cocce priatrorje, che va dalla sera del 1° novembre all’alba del giorno seguente: nei giorni che precedono la ricorrenza, vengono preparate le “cocce priatorije”, zucche con sembianze umane; viene accatastato il legname necessario al falò e si preparano vino, pane, patate, dolci tipici e altri ingredienti per le pietanze che saranno consumati nella notte del 1° novembre, quando in ogni stradina della città si terrà un banchetto a base di piatti “poveri” ma gustosi e in tutto il paese saranno esposte centinaia di zucche lavorate in modo creativo e illuminate al loro interno, mentre verranno nel frattempo accesi i falò di rami di ginestre in onore ai defunti. Ma se volessimo esaltarne la presenza e il gusto in cucina?
RISOTTO DENTRO LA ZUCCA : 350 gr di polpa di zucca, 300 gr. di riso Carnaroli, 2 scalogni, olio, salvia, timo, parmigiano grattugiato, vino bianco secco, brodo, noce moscata, sale, pepe
Lavare la zucca, tagliarne la calotta, eliminare semi e filamenti, scavare la zucca fino a circa 1 cm di polpa attaccata alla buccia; tagliare a dadini la polpa estratta. Mettere il guscio di zucca nel forno a 180° per 10 minuti e lasciarlo nel forno spento. Intanto tagliare e soffriggere scalogni e salvia, unire il riso, facendolo leggermente tostare, sfumarlo col vino. Unire il brodo un po’ alla volta fino a metà cottura, aggiungere zucca a dadini, timo e ancora brodo fino alla fine. Lasciare riposare un paio di minuti, quindi versare il risotto nella zucca. Completare con una spolverata di noce moscata e parmigiano, servire…
Tra tradizioni e gusto, abbiamo qualcosa da invidiare ad Halloween?
a cura di Carmela Marocchini
Fonti web: tradizioneitaliana.wordpress.com, focusjunior.it
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